incontri

15 febbraio 2008
Alla Pescheria Nuova a Este ore 21,00
Marco Munaro
"DRIO CERO"

LE OMBRE DELLA POESIA

di e con Marco Munaro





COLLANA IL LABIRINTO DEL MONDO

ROVIGO
di Zbigniew Herbert







Rovigo

STAZIONE DI ROVIGO. Vaghe associazioni. Un dramma di Goethe
o qualcosa di Byron. Sono passato da Rovigo
non so quante volte e appunto per l’ennesima ho capito
che nella mia geografia intima è un luogo
singolare anche se certo dà luogo
a Firenze. Non vi ho mai messo piede
ogni volta Rovigo s’approssimava o fuggiva all’indietro

Vivevo allora d’amore per l’Altichiero
dell’Oratorio di San Giorgio a Padova e per Ferrara
che mi era cara poiché mi ricordava
la rubata città dei miei padri. Vivevo inchiodato
tra il passato e l’attimo presente
crocifisso molte volte dal luogo e dal tempo

Eppure felice molto fiducioso
che il sacrificio non sarebbe stato vano

Rovigo non si distingueva per nulla di particolare era
un capolavoro di mediocrità strade diritte case non belle
soltanto prima o dopo la città (secondo la direzione del treno)
spuntava all’improvviso dalla piana un monte - solcato da una cava rossa
simile al prosciutto della festa guarnito di cavolo crespo
oltre a ciò nulla che allietasse attristasse attirasse lo sguardo

Eppure era una città in carne e pietra - come altre
una città dove qualcuno ieri è morto qualcuno è impazzito
qualcuno disperatamente per tutta la notte ha tossito

AL SUONO DI QUALI CAMPANE COMPARI ROVIGO

Ridotta a una stazione a una virgola a una lettera cancellata
nulla solo una stazione – “arrivi” – “partenze”

e perché allora penso a te Rovigo Rovigo

Z. Herbert
(trad. di Andrea Ceccherelli)

NOVITA'


IL SACCO DEL CURDO
di Umberto Simone

€ 13,00

ISBN 88-89615-13-3


DI LUCE E D’ARIA

Ho bevuto il latte da un seno, e sotto una pergola il vino,
e il tè alle cinque in punto, e del Brasile in un caffè;
l’acqua dell’oasi ho bevuto e il cognac della staffa:
quanto il mio stesso fiato, non mi disseta niente.

E ho mangiato le ostriche, gli alfabeti, le labbra,
masticato gallette, preghiere, chewing-gum,
inghiottito singhiozzi e pillole e noccioli di ciliegia,
ma non è che di giorni e di notti la mia vera fame.

E quando gli altri cadono sbronzi sotto la tavola,
io  sogno cantine di maestrale,
e bottiglie più verdi della pioggia sul Gange,
e tappi rossi come Madagascar.

E mentre tutti a gara si zavorrano il gilé,
io, io penso ai granai del sole,
dove si ammucchiano, a manciate incandescenti,
anche tanti domani che non sono per me.

Umberto Simone





COLLANA IL LABIRINTO DEL MONDO
GUARDA NEL BUIO, COM'E' VARIOPINTO
di Karel Sebek
€ 18,00
isbn 888961511-7



TENTATIVO DI SUICIDIO NEL TESTO
(A Roman Erben)
Ho riempito completamente d’acqua il lavandino e vi ho immerso la testa
con la buona intenzione di non tirarla più fuori
in quell’istante davanti ai miei occhi iniziarono a scorrere in rapida
[successione tutti i sogni
che avrei dovuto sognare in alcuni ultimi mesi
quando ho vegliato in parte nella sala macchine
in parte ho piantato con te gli ortaggi neri negli orti degli altri
dopo averli consumati dovevano iniziare a sterminare gli insetti poi
[gli animali
sempre più superiori e alla fine se stessi
in parte ero appeso alla lanterna più vicina con la testa illuminata al posto
della lampada e illuminavo i dintorni:
la strada che porta a Lánov la calcara dove ho lavorato nel sessantuno
la stazione merci un pezzo di cortile col nostro palazzone
che assumeva un po’ alla volta l’aspetto di tutti i ristoranti della città
l’alcol versato nel testo son riuscito a consumarlo da solo
ma per poter arrivare davvero a te avrei bisogno di una fune
molto lunga e un rampino in testa
la maggior parte del tempo quando dovevo lavorare sulla mia personalità
[passata
ad imperversare nei locali del comitato nazionale
come presidente e partiti allo stesso tempo
sono capace di imitare le voci di tutti gli abitanti locali
nella mia faccia da scimmia ho in deposito tutte le smorfie delle ragazze
[locali
sono commessa in un selfservice divido le persone secondo la loro
[eloquenza
sugli scaffali e fornisco i bigliettini con i titoli
dei temi dei discorsi più frequenti
è anche una scienza come si insegnerà presto nelle scuole
su questi concetti sarebbe buono una volta per tutte metterci una croce
se il poeta non zittito da altri non riesce nemmeno nel momento del
[bisogno fisiologico a tenere la bocca chiusa
mi iscrivo volontariamente col primo carico di bestie al macello
piuttosto che lasciarmi scorgere dal vostro corpo di balena quando mi
[ascoltate entusiasticamente
la vostra siluetta si sovrappone al cavallo da tiro apre la porta e si avvicina
[a me
sarò allora la pentola col coperchio inizio una zuffa per un pasto
mi scaverò una fossa ancora più profonda farò rinvenire le carcasse più
[decomposte
in bocca ficcherò il naso nell’intruglio più schifoso
nella nostra città darei volentieri il benvenuto a qualche funzionario del
[governo oppure scriverei per un giornale
in quell’articolo ci sarebbe tutto ciò su cui medito dalla mattina alla sera
[quando mi
dedico ad un’ispezione accurata delle dita dei piedi
sembrerebbe che abbia già tirato le cuoia ma qui qualcuno ulula nascosto
dietro al sofà come se fosse festa nazionale
sotto l’enorme pancia della pulce solo ora ti ascolterò con attenzione
quando parli dell’immaginazione come della mia balia la signorina
[Votocková quando quelle
idee davvero si materializzano c’è qui una sedia al sole davanti
alla porta il saponificio e il negozio del signor Vrabec ma già siede
[al tuo
posto e racconterà da sola quelle favole delle schegge
conficcate nelle labbra

CHI SIAMO

IL CATALOGO

La Porta delle Lingue è la collana che raccoglie le magie dei poeti. E', assieme al seguente, il progetto portante dell'associazione. I poeti di questo tempo attraversano le scritture - le loro, le nostre - e chiamano i lettori alla poesia, cioè a inventare (cioè, allo stesso tempo, trovare e fare) il mondo.

Orbis Pictus : il mondo in (ideo)grammi. Non solo la poesia ispira e libera, ma anche la scienza, soprattutto quando è stupore del mondo. In questa collana si raccolgono le meraviglie per le parole che aprono al mistero, cioè alla grande festa della conoscenza e della rivelazione.

La bella scola è un progetto a termine, di temi e di tempi. E' la lettura, continuata per quattro cicli, dell'Inferno di Dante. Le letture sono state eseguite da poeti, che hanno offerto la loro interpretazione vocale ed esegetica dei testi, raccolta in alcuni volumi.

Collana di classici "Gli alberi capovolti": inaugurata con la traduzione del primo libro delle Georgiche di Virgilio da parte di Gianfranco Maretti Tregiardini. Nel simbolo del capovolgimento la magia della versione.

Collana di poesia straniera "Il labirinto del mondo"




I LIBRI DEL PONTE DEL SALE

LA PORTA DELLE LINGUE
Collana di poesia contemporanea

1. Anna Maria Farabbi,
Adlujè, 2003
2. Marco Munaro,
Ionio e altri mari, 2003
3. Guido Carminati,
Contar, 2003
4. Gianni Priano,
La Turbie ed altri confini, 2004
5. Beppe Salvia,
I begli occhi del ladro, a cura di Pasquale Di Palmo, 2004
6. Giuseppe Bevilacqua,
Un pennino di stagno, introduzione di Andrea Zanzotto, 2005
7. Giselda Pontesilli,
Ditta Al Farabi, prefazione di Paolo Lagazzi, 2006
8. Sebastiano Aglieco,
Dolore della casa, 2006
9. Pasquale Di Palmo,
Marine e altri sortilegi, 2000.
10. Marco Molinari,
Seguiamo e accarezziamo, prefazione di Milo De Angelis
11. Luigi Bressan,
Quando sarà stato l’addio?, con un disegno di Sergio Toppi, 2007
12. Umberto Simone,
Il sacco del curdo, 2008
13. Luciano Cecchinel,
Le voci di Bardiaga,2008
14. Sebastiano Gatto,
Horse category, 2009


LA BELLA SCOLA L’Inferno di Dante letto dai poeti
a cura di Marco Munaro, 4 voll.

1.
I primi sette canti dell’Inferno letto dai poeti Maretti, Merini, Caniato, Anedda, Farabbi, Bressan, Villalta, 2003
2.
L’Inferno letto dai poeti Canti VIII-XVII Priano, Gualtieri, Brugnaro, Di Palmo, Molinari, Damiani, Giacomini, Buffoni, D’Elia, Zuccato, 2004
3.
L’Inferno letto dai poeti Canti XVII-XXX Turolo, Donati, Lo Russo, Loi, Fiori, Rondoni, Held, Trinci, Cappi, Valesio, Cappello, Lolli, Sanguineti, 2004
4.
L’Inferno letto dai poeti Canti XXXI-XXXIV Sissa, Aglieco, Cera Rosco, Munaro, 2005

GLI ALBERI CAPOVOLTI
Collana di classici tradotti

1.
Virgilio, Il canto dei campi. Georgiche Libro primo
traduzione di Gianfranco Maretti Tregiardini, prefazione di Walter Loddi, Postfazione di G.M.T, con due tavole di Vittorio Bustaffa, 2006
2.Virgilio, Il canto degli alberi. Georgiche Libro secondo, 2008


IL LABIRINTO DEL MONDO
Collana di poesia straniera contemporanea

1. Vénus Khoury-Ghata,
Ortiche, prefazione, traduzione e cura di Fabio Scotto, testo francese a fronte, 2007
2. Karel Seˇbek,
Guarda nel buio, com'è variopinto
prefazione di Pavel Reˇzníceˇ k, con una testimonianza di Eva Vaklova, postfazione di Jan Nejedly, traduzione dal ceco di Antonio Parente, 2007

3. Zbigniew Herbert,
Rovigo
traduzione di Andrea Ceccherelli, testo polacco a fronte, in preparazione


ORBIS PICTUS
1.
Da Rimbaud a Rimbaud.
Omaggio di poeti veneti contemporanei con dodici opere figurative originali, a cura di Marco Munaro, 2004
2.
L’Alfabeto Vivo di Comenio
in ventiquattro carte figurate e a più voci,
a cura di Mariacristina Colombo, 2004
3.
In un gorgo di fedeltà. Dialoghi con venti poeti italiani
a cura di
Maurizio Casagrande, fotografie di Arcangelo Piai, 2006

FUORI COLLANA
I. Colloqui con Nino
a cura di Andrea Zanzotto
fotografie di Vincenzo Cottinelli, 2005
II. FAVOLARIO ILLUSTRATO, AA.VV.
a cura di Stefano Strazzabosco
in collaborazione con i "Villaggi S.O.S."
ai quali vengono devolute le vendite