SOCI, a noi!!!

 

Il Ponte del Sale    BOLLETTINO  N. 20    

NOVEMBRE  2021

Campagna abbonamenti 2022

 

Cari amici,

l’aumento considerevole dei costi di stampa e spedizione dei libri,

 e la crescente difficoltà a reperire fondi e contributi a sostegno della nostra attività culturale,

ci hanno costretto ad aumentare la quota associativa da 70,00 a 90,00 euro

(la decisione è stata presa dall’assemblea dei soci in aprile).

Nessun limite alla quota sostenitrice.

In compenso i libri nel 2022 saranno otto.

Si avvisa che il libro di Gianni Sparapan e quello di Najwan Darwish,

programmati per la fine del 2021,

sono in corso di stampa e verranno distribuiti entro il prossimo gennaio.

Abbonati e abbona un amico, passa parola

affinché il nostro impervio, meraviglioso cammino prosegua.

Il Ponte del Sale - associazione per la poesia,

Rovigo, dal 2003.

 

LIBRI 2021 in uscita:

  1. Gran de roşari. Poesie polesane di Gianni Sparapan (Villadose, 1944), collana La Porta delle lingue, n. 56, € 16,00
  2. Più nulla da perdere, di Najwan Darwish, poeta palestinese di Gerusalemme (1978), a cura e traduzione dall’arabo di Simone Sibilio, prefazione di Franca Mancinelli, collana Il Labirinto del mondo, n. 20, euro 20,00

 

LIBRI 2022:

  1. Ritrovarsi, di Deanna Young, poeta canadese (London, Ontario, Canada, 1964), a cura di Gabriele Codifava, testo inglese a fronte, collana Il Labirinto del mondo, n. 21, euro 20,00
  2. Il mio nome sul vento. Poesie 1910-1977 di Diego Valeri (Piove di Sacco, 1887 –  Roma, 1976), a cura di Carlo Londero, collana I maestri in ombra, N. 3, euro 32,00
  3. Animadaria. Vita e umori dei tregiardini,  di Gianfranco Maretti Tregiardini (Felonica,  1939 – Felonica, 2017), a cura di Marco Munaro, collana La Porta delle lingue, n. 57, euro 20,00
  4. Alburno, poesie di Fernando  Marchiori (Mirano, Venezia, 1961),  postfazione di Fabio Pusterla, collana La Porta delle lingue, n. 58, euro 14,00
  5.  Per chi semina nel pianto:  Mietere con giubilo. Dittico, di  Davide Dalla Valle, (Montecchio Maggiore, 1980), collana La Porta delle lingue, n. 59, euro 16,00
  6. Lettere all’innamorata di Thierry Metz (Parigi, 1956 – Bordeaux, 1997) a  cura di Pasquale Di Palmo, collana Il Labirinto del mondo, n. 22, euro 22,00
  7. Caro Vuoto, di Valeria Ferraro (Camposampiero, Padova, 1969), collana La Porta delle lingue, n. 61, euro 14,00
  8. Non era l’ombra di niente, di Zelda S. Zanobini (Pisa, 1963), collana La Porta delle lingue, n. 60, euro 14,00

 

IN CANTIERE:

 Poesie di Ligio Zanini, Sherko Bekas, Francesco Iannone, Boris Ryzij, Jarosław Mikołajewski,  Ahmad Shamlu, Claudio Pasi  e altri

 SAPERE AGERE LOQUI

 

 

Il Ponte del Sale via Orti, 32 - 45100 Rovigo

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nella tazza di fronte o Ciò che sulla terra c'è DI JOSEPH OBERHOLLENZER

 

PREFAZIONE DI ROBERTA DAPUNT

TRADUZIONE DAL TEDESCO DI WERNER MENAPACE

 

Umori e sentori dalla Valle Aurina di un poeta in una delle lingue minori d'Italia: il tedesco. Una scelta di poesie degli anni 1979-1998 curata dall'autore e dal traduttore espressamente per il lettore di lingua italiana: una cruda analisi della storia e della cultura tedesca vista da una zona marginale di confine, con un omaggio ad Alexander Langer.

 


 

 

a last waltz

 

il cielo è blu

e le nubi sono vuote

volare e cadere non posso mai più

 

ah se nel tuo cuore/ io fossi il coltello

 

 

Josef Oberhollenzer, nato nel 1955 nella Valle Aurina, vive a Brunico.

Libri: in der tasse gegenüber (1994); Was auf der erd da ist. Vom scheitern & gelingen, vom vergessen & erinnern (1999); Großmuttermorgenland. Eine Erzählung aus den Bergen (2007); Der Traumklauber. Eine Erzählung

in 52 Träumen (2010), Sültzrather. Roman (2018), Zuber oder Was werden wir uns zu erzählen haben. Roman (2020). Commedie: heinrichsTag. Collage (1995); orpheus. nachtgesang. Scenario (1996); fliegen & falln. Monodram eines glücklichen

 

LA TETRALOGIA DEL LEMMING

 

 


Il libro raccoglie i testi e le testimonianze di quattro storici lavori

del Teatro del Lemming: Edipo, Dioniso e Penteo, Amore e PsicheOdisseo,

 più le due postfazioni alla TetralogiaA Colono

e L’Odissea dei Bambini. Il racconto anche attraverso le posizioni

articolate della critica, le lettere di tanti spettatori e i diari

di lavoro degli attori disegna un’avventura teatrale e umana fra

le più singolari degli ultimi decenni. Al centro di questi lavori c’è

la potenza sempre attuale del mito e c’è lo spettatore che, nel suo

diretto coinvolgimento sensoriale, assume qui, per la prima volta

anche in senso drammaturgico, il ruolo di protagonista.

La Tetralogia si pone innanzitutto come interrogazione al teatro.

Interroga la sua natura, la sua attualità, la sua funzione. E

lo fa rimettendo in questione e ridefinendo in modo radicale i

suoi elementi strutturali: l’attore, lo spettatore, lo spazio scenico,

la drammaturgia – conservando una radicalità irriducibile,

un punto di vista che abolisce ogni abitudine e che rifiuta ogni

mediazione. Essa rappresenta, nella storia del Teatro del Lemming,

un punto insieme di arrivo e di partenza, il manifesto di

un credo teatrale, del tutto antitetico ad un mondo che invece

continua a muoversi in direzione opposta.


 “Questo teatro è così importante, così necessario, così rivoluzionario

che non sai se è parte di un’era passata che abbiamo perso e che rimpiangeremo

o se è l’avanguardia, l’antagonista dell’era in cui stiamo entrando”. 

                                                                                                                

 

Nota biografica:

Massimo Munaro (Rovigo, 1962) fonda il Teatro del Lemming, di cui è compositore, drammaturgo e regista, nel 1987. Dopo i primi lavori che coniugano gli aspetti puramente evocativi del linguaggio teatrale, avvia una fase di ricerca denominata Teatro dello spettatore, che propone un radicale ribaltamento della prospettiva che fa dello spettatore non più passivo fruitore ma motore stesso della rappresentazione. Negli ultimi anni ripensa la relazione attori e spettatori in direzione della messa in gioco di una, seppure ristretta, comunità. Dirige a Rovigo il Festival Opera Prima per il quale ha ricevuto nel 1996 il Premio Giuseppe Bartolucci. Come compositore, scrive l’opera Sogno dentro Sogno. È ideatore di una originale pedagogia denominata I cinque sensi dell’attore

UNA STAGIONE MEMORABILE di Riccardi Ielmini

 

 

Secondo libro, dopo vent’anni,  di uno dei protagonisti dell’avventura della rivista “Atelier”, insieme a Merlin, Brullo e Cattaneo, tutti nati negli anni ’70.

Un libretto agile e denso che è anche un bilancio e una tenace prova di fedeltà                                      


             “la mia poesia tenace battaglia la controtenacia del mondo.”

 

 

 

 

Nota biografica:

Riccardo Ielmini è nato a Varese nel 1973.Suoi testi poetici sono presenti su riviste e testate on line e in antologie, come “L’Opera comune” (Atelier). Il suo libro di poesie “Il privilegio della vita” è stato pubblicato nel 2000 dalle edizioni di “Atelier”. Ha pubblicato racconti su riviste on line e la raccolta di racconti “Belle speranze” (Macchione, 2011). Il suo romanzo “Storia della mia circoncisione è uscito per Unicopli nel 2019.                                                            

UN CAUTO EMBLEMA di Carlo Della Corte

 Prima ampia antologia di della Corte poeta, arricchita da alcuni inediti e testi rari, in italiano e in dialetto veneto. Completano il volume la ricca prefazione del curatore Pasquale Di Palmo, autore anche delle preziose note e degli apparati, e alcuni ritratti particolarmente intensi scattati dal figlio fotografo Paolo della Corte.




UN VENETO CANTAR

 

Un veneto cantar, co tanto mosto

nel fiasco, e ’na gran slepa de polenta

verta davanti co’ fa la luna,

e un contadin che somegia a Bertoldo

ma ga l’anema omerica,

e ’na putela fina che te par

Elena opur Beatrice

ma ga l’anema de ’na serva.




Nota biografica:

Carlo della Corte, poeta, narratore e saggista, nasce nel 1930 a Venezia, città dove esercita la professione di giornalista presso la sede della RAI. Dopo l’esordio poetico con Cronache del gelo (Schwarz, 1956),  pubblica svariate raccolte, tra cui La rissa cristiana (Rebellato, 1959)  e Versi incivili (Mondadori, 1970). Sul versante narrativo numerosa è la sua produzione che annovera romanzi di rilievo come I mardochei (1964) e Di alcune comparse, a Venezia (1968), entrambi editi da Mondadori. È amico di Fellini, Sereni, Noventa, Valeri e Zanzotto. Si interessa di fumetti, cinema e fantascienza. Dopo una serie di vicissitudini che lo segnano profondamente scompare nel  2000 al Lido di Venezia.



Le Poesie di Eugenio Ferdinando Palmieri

L’Arca del Polesine, la collana dedicata ai tesori della nostra terra e inaugurata nel 2016 dalla pubblicazione delle poesie di Gino Piva, si arricchisce ora delle Poesie di Eugenio Ferdinando Palmieri, un vertice
lirico della letteratura veneta e uno dei contributi più significativi della poesia del primo Novecento.

Tutte le poesie in polesano di Eugenio Ferdinando Palmieri, secondo la terza edizione approvata dall'autore (1966). Nuova introduzione critica di Matteo Vercesi, ricco apparato iconografico e antologia della critica a cura di Marco Munaro, nota biografica di Roberto Cuppone, bibliografia aggiornata a cura di Marta Gulinelli.

«... il più forte colorito e originale dei poeti veneti...»
Aldo Palazzeschi



l’aprile de Rovigo
soto ’l cielo d’alora,
le strade de Rovigo
l’autuno de Rovigo
e le tose le tose
soto i cieli d’alora,
o Livio che belezza
la nostra gioventù



Nota biografica:
Eugenio Ferdinando Palmieri (Vicenza 1903 – Bologna 1968), poeta, commediografo, critico teatrale e cinematografico.
Tra le sue opere: L’Almanacco del Polesine, con Giuseppe Marchiori, Lendinara, Lo Spighi, 1932; Teatro italiano del nostro tempo, Bologna, Testa, 1939; Vecchio cinema italiano, Venezia, Zanetti, 1940; La frusta cinematografica, Bologna, Edizioni Il Resto del Carlino, 1941; Il teatro veneto, Milano, Poligono, 1948; Poesie, Venezia, Neri Pozza, 1950 (Roma, Dell’Arco, 1966); Teatro in dialetto, con Federico Zardi, Torino, ERI, 1960; Commedie in veneto, Padova, Rebellato, 1969; Del teatro in dialetto. Saggi e cronache, a cura di Gian Antonio Cibotto, Venezia, Edizioni del Ruzante, 1976