Incontro con l'autore

Oikos

Sabato 9 aprile 2022 La seconda giornata dei Classici Contro 2022, che mette al centro il rapporto tutt’altro che idilliaco tra uomo e natura, vede sabato 9 aprile, altri due appuntamenti, ricchi di riflessioni sull’antico e sul moderno, di poesia e di musica. Si apre alle 17, a Palazzo Cordellina, sede della Biblioteca civica Bertoliana, con un originale duetto su moda e natura dagli antichi e noi; a dialogare saranno il latinista Francesco Lubian e l’imprenditore-attivista Matteo Ward, che si interrogheranno su quali erano i costi, umani e ambientali, della moda nell’antica Roma, se gli antichi avevano consapevolezza del tema ambientale, se c’è qualcosa che essi, a partire ancora una volta dal poeta Ovidio, possano insegnarci in tema della sostenibilità ecologica. Si continua alle 20.30 al Teatro Olimpico con i versi del poeta rodigino Marco Munaro che mettono a tema le contraddizioni dell’umano: così il senso della perdita di fronte alle cose trova un contraltare nei sentimenti di pietà e amore della bellezza, gli impulsi autodistruttivi nelle aspirazioni alla pace; mentre ad essere evocata sarà la leggendaria città di Carpanea sommersa dai fiumi, Po, Adige e Tartaro. Se la catastrofe climatica non viene quasi più negata da nessuno, dopo che un negazionismo ora cieco ora interessato ci ha fatto perdere anni preziosi, c’è anche da chiedersi se non sia la stessa concezione occidentale della Natura, fatto di disincanto, sfruttamento e incuria, che deve essere rimessa in questione. Ma si può tornare a guardare il mondo con occhi incantati? E i Greci possono aiutare, o forse sono anche loro un po’ colpevoli, primi responsabili del disincanto? A queste domande cercherà di rispondere l’antichista Pierluigi Lanfranchi, docente a Aix-Marseille. Se fino a quasi la fine del Novecento le nostre campagne erano anche un ambiente sonoro vivo e vario, popolato da moltissime specie di uccelli, ora è il silenzio a prevalere. Un declino drammatico di cui non siamo spesso neppure consapevoli, come ci ricorderà Andrea Pilastro, biologo evoluzionista ed etologo, studioso anche degli uccelli del territorio vicentino. Anche questi eventi saranno introdotti dai docenti del Liceo “A. Pigafetta” e vedranno la partecipazione attiva degli studenti del liceo con letture di poesie tratte da Oikos. Poeti per il futuro, i volumi curati da Stefano Strazzabosco, e con brani musicali di J.S. Bach. Ingresso libero con prenotazione online obbligatoria per i singoli eventi: http://virgo.unive.it/flgreca/Oikos2022Vicenza.htm Classici Contro 2022, “Oikos, L'uomo e la natura tra Omero e il futuro prossimo” A cura di Alberto Camerotto, Filippomaria Pontani, Daniela Caracciolo, Dino Piovan, Stefano Strazzabosco Organizzato da Università Ca' Foscari Venezia - Dipartimento Di Studi Umanistici e Comune di Vicenza In collaborazione con Biblioteca Bertoliana Palazzo Cordellina Gallerie d'Italia Palazzo Leoni Montanari Vicenza Liceo Classico Antonio Pigafetta Vicenza Informazioni alcam@unive.it 3493879551 http://www.unive.it/classicicontro Prenotazioni http://virgo.unive.it/flgreca/Oikos2022Vicenza.htm

Incontri di Primavera... parte 1

 

continua...

Novità 2022

 




Qui dove soltanto tutto si tiene

ai quattro muri, nella casa di ieri,

ancora si tramanda questa pena

in croci vecchie, per nuovi quartieri.

 

 

Valeria Ferraro è nata a Camposampiero (PD) nel 1969, vive a Venezia. Ha pubblicato i libri di poesia Il vino rovesciato, Manni, 2006,  Lettera da Carlsbad, Atelier, 2010,  Zoology, UNI Service, 2011, Wasurenamu, Forme Libere, 2011






LA CITTÀ DEI POETI

 

La città dei poeti

è un mosaico di pietra in versi,

un reticolo di strade e strofe

che scendono

nel groviglio del mio cuore.

Nella piazza viva

un abbraccio mi sostiene,

carrucola sospesa

sul pozzo più profondo..

 

 

«Gli unici due libri che in fin dei conti sento di non poter dimenticare per provare a scrivere ancora sono la mia vita e la Bibbia».

 


Davide Dalla Valle è nato nel 1980 a Montecchio Maggiore (VI) e risiede a Camisano Vicentino.

Questo è il suo primo libro.


SOCI, a noi!!!

 

Il Ponte del Sale    BOLLETTINO  N. 20    

NOVEMBRE  2021

Campagna abbonamenti 2022

 

Cari amici,

l’aumento considerevole dei costi di stampa e spedizione dei libri,

 e la crescente difficoltà a reperire fondi e contributi a sostegno della nostra attività culturale,

ci hanno costretto ad aumentare la quota associativa da 70,00 a 90,00 euro

(la decisione è stata presa dall’assemblea dei soci in aprile).

Nessun limite alla quota sostenitrice.

In compenso i libri nel 2022 saranno otto.

Si avvisa che il libro di Gianni Sparapan e quello di Najwan Darwish,

programmati per la fine del 2021,

sono in corso di stampa e verranno distribuiti entro il prossimo gennaio.

Abbonati e abbona un amico, passa parola

affinché il nostro impervio, meraviglioso cammino prosegua.

Il Ponte del Sale - associazione per la poesia,

Rovigo, dal 2003.

 

LIBRI 2021 in uscita:

  1. Gran de roşari. Poesie polesane di Gianni Sparapan (Villadose, 1944), collana La Porta delle lingue, n. 56, € 16,00
  2. Più nulla da perdere, di Najwan Darwish, poeta palestinese di Gerusalemme (1978), a cura e traduzione dall’arabo di Simone Sibilio, prefazione di Franca Mancinelli, collana Il Labirinto del mondo, n. 20, euro 20,00

 

LIBRI 2022:

  1. Ritrovarsi, di Deanna Young, poeta canadese (London, Ontario, Canada, 1964), a cura di Gabriele Codifava, testo inglese a fronte, collana Il Labirinto del mondo, n. 21, euro 20,00
  2. Il mio nome sul vento. Poesie 1910-1977 di Diego Valeri (Piove di Sacco, 1887 –  Roma, 1976), a cura di Carlo Londero, collana I maestri in ombra, N. 3, euro 32,00
  3. Animadaria. Vita e umori dei tregiardini,  di Gianfranco Maretti Tregiardini (Felonica,  1939 – Felonica, 2017), a cura di Marco Munaro, collana La Porta delle lingue, n. 57, euro 20,00
  4. Alburno, poesie di Fernando  Marchiori (Mirano, Venezia, 1961),  postfazione di Fabio Pusterla, collana La Porta delle lingue, n. 58, euro 14,00
  5.  Per chi semina nel pianto:  Mietere con giubilo. Dittico, di  Davide Dalla Valle, (Montecchio Maggiore, 1980), collana La Porta delle lingue, n. 59, euro 16,00
  6. Lettere all’innamorata di Thierry Metz (Parigi, 1956 – Bordeaux, 1997) a  cura di Pasquale Di Palmo, collana Il Labirinto del mondo, n. 22, euro 22,00
  7. Caro Vuoto, di Valeria Ferraro (Camposampiero, Padova, 1969), collana La Porta delle lingue, n. 61, euro 14,00
  8. Non era l’ombra di niente, di Zelda S. Zanobini (Pisa, 1963), collana La Porta delle lingue, n. 60, euro 14,00

 

IN CANTIERE:

 Poesie di Ligio Zanini, Sherko Bekas, Francesco Iannone, Boris Ryzij, Jarosław Mikołajewski,  Ahmad Shamlu, Claudio Pasi  e altri

 SAPERE AGERE LOQUI

 

 

Il Ponte del Sale via Orti, 32 - 45100 Rovigo

ilpontedelsale@gmail.com

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IBAN IT 07W076 01122000 0004 3663780

nella tazza di fronte o Ciò che sulla terra c'è DI JOSEPH OBERHOLLENZER

 

PREFAZIONE DI ROBERTA DAPUNT

TRADUZIONE DAL TEDESCO DI WERNER MENAPACE

 

Umori e sentori dalla Valle Aurina di un poeta in una delle lingue minori d'Italia: il tedesco. Una scelta di poesie degli anni 1979-1998 curata dall'autore e dal traduttore espressamente per il lettore di lingua italiana: una cruda analisi della storia e della cultura tedesca vista da una zona marginale di confine, con un omaggio ad Alexander Langer.

 


 

 

a last waltz

 

il cielo è blu

e le nubi sono vuote

volare e cadere non posso mai più

 

ah se nel tuo cuore/ io fossi il coltello

 

 

Josef Oberhollenzer, nato nel 1955 nella Valle Aurina, vive a Brunico.

Libri: in der tasse gegenüber (1994); Was auf der erd da ist. Vom scheitern & gelingen, vom vergessen & erinnern (1999); Großmuttermorgenland. Eine Erzählung aus den Bergen (2007); Der Traumklauber. Eine Erzählung

in 52 Träumen (2010), Sültzrather. Roman (2018), Zuber oder Was werden wir uns zu erzählen haben. Roman (2020). Commedie: heinrichsTag. Collage (1995); orpheus. nachtgesang. Scenario (1996); fliegen & falln. Monodram eines glücklichen

 

LA TETRALOGIA DEL LEMMING

 

 


Il libro raccoglie i testi e le testimonianze di quattro storici lavori

del Teatro del Lemming: Edipo, Dioniso e Penteo, Amore e PsicheOdisseo,

 più le due postfazioni alla TetralogiaA Colono

e L’Odissea dei Bambini. Il racconto anche attraverso le posizioni

articolate della critica, le lettere di tanti spettatori e i diari

di lavoro degli attori disegna un’avventura teatrale e umana fra

le più singolari degli ultimi decenni. Al centro di questi lavori c’è

la potenza sempre attuale del mito e c’è lo spettatore che, nel suo

diretto coinvolgimento sensoriale, assume qui, per la prima volta

anche in senso drammaturgico, il ruolo di protagonista.

La Tetralogia si pone innanzitutto come interrogazione al teatro.

Interroga la sua natura, la sua attualità, la sua funzione. E

lo fa rimettendo in questione e ridefinendo in modo radicale i

suoi elementi strutturali: l’attore, lo spettatore, lo spazio scenico,

la drammaturgia – conservando una radicalità irriducibile,

un punto di vista che abolisce ogni abitudine e che rifiuta ogni

mediazione. Essa rappresenta, nella storia del Teatro del Lemming,

un punto insieme di arrivo e di partenza, il manifesto di

un credo teatrale, del tutto antitetico ad un mondo che invece

continua a muoversi in direzione opposta.


 “Questo teatro è così importante, così necessario, così rivoluzionario

che non sai se è parte di un’era passata che abbiamo perso e che rimpiangeremo

o se è l’avanguardia, l’antagonista dell’era in cui stiamo entrando”. 

                                                                                                                

 

Nota biografica:

Massimo Munaro (Rovigo, 1962) fonda il Teatro del Lemming, di cui è compositore, drammaturgo e regista, nel 1987. Dopo i primi lavori che coniugano gli aspetti puramente evocativi del linguaggio teatrale, avvia una fase di ricerca denominata Teatro dello spettatore, che propone un radicale ribaltamento della prospettiva che fa dello spettatore non più passivo fruitore ma motore stesso della rappresentazione. Negli ultimi anni ripensa la relazione attori e spettatori in direzione della messa in gioco di una, seppure ristretta, comunità. Dirige a Rovigo il Festival Opera Prima per il quale ha ricevuto nel 1996 il Premio Giuseppe Bartolucci. Come compositore, scrive l’opera Sogno dentro Sogno. È ideatore di una originale pedagogia denominata I cinque sensi dell’attore

UNA STAGIONE MEMORABILE di Riccardi Ielmini

 

 

Secondo libro, dopo vent’anni,  di uno dei protagonisti dell’avventura della rivista “Atelier”, insieme a Merlin, Brullo e Cattaneo, tutti nati negli anni ’70.

Un libretto agile e denso che è anche un bilancio e una tenace prova di fedeltà                                      


             “la mia poesia tenace battaglia la controtenacia del mondo.”

 

 

 

 

Nota biografica:

Riccardo Ielmini è nato a Varese nel 1973.Suoi testi poetici sono presenti su riviste e testate on line e in antologie, come “L’Opera comune” (Atelier). Il suo libro di poesie “Il privilegio della vita” è stato pubblicato nel 2000 dalle edizioni di “Atelier”. Ha pubblicato racconti su riviste on line e la raccolta di racconti “Belle speranze” (Macchione, 2011). Il suo romanzo “Storia della mia circoncisione è uscito per Unicopli nel 2019.                                                            

UN CAUTO EMBLEMA di Carlo Della Corte

 Prima ampia antologia di della Corte poeta, arricchita da alcuni inediti e testi rari, in italiano e in dialetto veneto. Completano il volume la ricca prefazione del curatore Pasquale Di Palmo, autore anche delle preziose note e degli apparati, e alcuni ritratti particolarmente intensi scattati dal figlio fotografo Paolo della Corte.




UN VENETO CANTAR

 

Un veneto cantar, co tanto mosto

nel fiasco, e ’na gran slepa de polenta

verta davanti co’ fa la luna,

e un contadin che somegia a Bertoldo

ma ga l’anema omerica,

e ’na putela fina che te par

Elena opur Beatrice

ma ga l’anema de ’na serva.




Nota biografica:

Carlo della Corte, poeta, narratore e saggista, nasce nel 1930 a Venezia, città dove esercita la professione di giornalista presso la sede della RAI. Dopo l’esordio poetico con Cronache del gelo (Schwarz, 1956),  pubblica svariate raccolte, tra cui La rissa cristiana (Rebellato, 1959)  e Versi incivili (Mondadori, 1970). Sul versante narrativo numerosa è la sua produzione che annovera romanzi di rilievo come I mardochei (1964) e Di alcune comparse, a Venezia (1968), entrambi editi da Mondadori. È amico di Fellini, Sereni, Noventa, Valeri e Zanzotto. Si interessa di fumetti, cinema e fantascienza. Dopo una serie di vicissitudini che lo segnano profondamente scompare nel  2000 al Lido di Venezia.