UN CAUTO EMBLEMA di Carlo Della Corte

 Prima ampia antologia di della Corte poeta, arricchita da alcuni inediti e testi rari, in italiano e in dialetto veneto. Completano il volume la ricca prefazione del curatore Pasquale Di Palmo, autore anche delle preziose note e degli apparati, e alcuni ritratti particolarmente intensi scattati dal figlio fotografo Paolo della Corte.




UN VENETO CANTAR

 

Un veneto cantar, co tanto mosto

nel fiasco, e ’na gran slepa de polenta

verta davanti co’ fa la luna,

e un contadin che somegia a Bertoldo

ma ga l’anema omerica,

e ’na putela fina che te par

Elena opur Beatrice

ma ga l’anema de ’na serva.




Nota biografica:

Carlo della Corte, poeta, narratore e saggista, nasce nel 1930 a Venezia, città dove esercita la professione di giornalista presso la sede della RAI. Dopo l’esordio poetico con Cronache del gelo (Schwarz, 1956),  pubblica svariate raccolte, tra cui La rissa cristiana (Rebellato, 1959)  e Versi incivili (Mondadori, 1970). Sul versante narrativo numerosa è la sua produzione che annovera romanzi di rilievo come I mardochei (1964) e Di alcune comparse, a Venezia (1968), entrambi editi da Mondadori. È amico di Fellini, Sereni, Noventa, Valeri e Zanzotto. Si interessa di fumetti, cinema e fantascienza. Dopo una serie di vicissitudini che lo segnano profondamente scompare nel  2000 al Lido di Venezia.



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